La cometa Hale-Bopp
La cometa Hale-Bopp (”eil-bopp”, con l’acca aspirata) è la seconda che compare nei nostri cieli nel giro di due
anni; molti ricorderanno infatti la Hyakutake (”iacutache”, perché l’ha scoperta un giapponese e non un
americano...), comparsa nella primavera del 1996.
Secondo alcune stime, pare che la Hale-Bopp sarà addirittura più luminosa della Hyakutake, che già era molto
facilmente visibile nei cieli limpidi.
Per riuscire a rintracciarla nel cielo prima che la stampa cominci a parlarne, in modo da seguirne l’evoluzione
fino al suo “massimo” della fine di marzo 1997, bisogna conoscere un po’ il cielo, oppure disporre di un atlante
che riporti una mappa della sfera celeste; meglio ancora sarebbe possedere un programma di astronomia sul
proprio computer, che consenta di scegliere in modo semplice e quasi automatico il luogo in cui ci si trova, la
direzione in cui si guarda, la data e l’ora; alcuni planetari prevedono addirittura di visualizzare i dati di un
corpo celeste immesso dall’utente, come ad esempio una cometa: è il caso di Home Planet 2.0, un programma
gratuito, anche se in inglese e un po’ ingombrante (circa 12Mb scompattati).
Premendo qui potete vedere le effemeridi della Hale-Bopp, calcolate il 27 Gennaio 1997; per chi possiede un
programma di astronomia, sarà sufficiente inserire i dati delle prime righe (valori e,q,Tp,Node,w,i); per i meno
fortunati (ma che vi ci vuole a ordinare un paio di dischi? Vi costerebbe solo il prezzo della spedizione!), sarà
necessario guardare qual è, di giorno in giorno, la posizione in AR e Dec, e vedere a quale punto corrisponde
nella mappa del cielo, dopodiché cercare di rintracciare il punto nel cielo prendendo come riferimento le
costellazioni circostanti, in particolare le stelle più luminose.
Probabilmente vi conviene stampare le effemeridi per averle sempre a disposizione. L’ho scritto molto in
piccolo per evitare che le righe si interrompessero, compromettendo la leggibilità.
Se avete accesso a Internet, potete averne di più aggiornate collegandovi al sito della NASA (mi pare sia
http://encke.jpl.nasa.gov; comunque, basta collegarsi a http://www.altavista.digital.com e impostare la ricerca
di “Hale-Bopp” per avere tutte le informazioni desderate).
Potete anche servirivi delle immagini che potete vedere selezionando uno dei link qui sotto; stampandole,
potrete avere a disposizione la mappa della zona di cielo in cui si verrà a trovare la Hale-Bopp.
Minima distanza dalla Terra: 22 Marzo 1997 - ore 20.00 - Coordinate Altezza-Azimuth.
Minima distanza dalla Terra: 22 Marzo 1997 - ore 20:00 - Declinazione-Ascensione Retta
Minima distannza dal Sole: 1 Aprile 1997 - ore 20:00 - Altezza-Azimuth
Minima distanza dal Sole: 1 Aprile 1997 - ore 20:00 - Declinazione-Ascensione Retta
Percorso della cometa sulla sfera celeste.
Giorni favorevoli per l’osservazione.
Da notare che queste cartine sono valide per osservazioni in direzione di circa 315°, cioè verso Ovest-Nord
Ovest; se si guarda in un’altra direzione, si noteranno delle deformazioni, tanto più evidenti quanto più ci si
sposta verso il bordo delle cartine; queste, infatti, sono necessariamente approssimate, essendo una
rappresentazione a due dimensioni (foglio o schermo) di qualcosa a tre dimensioni (sfera celeste).
Per poter osservare al meglio la cometa, sarebbe opportuno andare in un luogo di campagna molto aperto, con
pochi edifici e alberi intorno, in una notte senza nuvole, tra le 20.00 e le 21.30. In città la cometa sarà
difficilmente visibile, dato il notevole “inquinamento luminoso”, ovvero la presenza di lampade che dirigono la
loro luce anche verso il cielo, oltre che per terra dove servirebbe. Preparatevi comunque a dover “subire”
diverse giornate nuvolose, perché per riuscire ad osservare una cometa senza mai averla vista prima è
necessario un cielo estremamente limpido, per cui mai come in questi giorni vi verrà voglia di dire “ma è
sempre nuvoloso”, anche se in cielo ci sranno solo poche (ma comunque fastidiosissime) nuvole... Insomma,
armatevi di pazienza!
Un altro utile accorgimento per osservare la cometa è di portare con sé, s e si possiede una mappa del cielo, una
lampadina tascabile; altrimenti, dopo aver cercato per ore il posto più buio del circondario, vi accorgerete che
non c’è neanche la luce per leggere le vostre cartine!!!
Un’ultima cosa: non c’è niente di più difficile della fotografia astronomica; non crediate che possa bastare
prendere una classica “maccchinetta” a fuoco e diaframma fisso con la classica pellicola da 100 ASA, per
fotografare la cometa; infatti, mentre l’occhio umano si abitua facilmente alla mancanza di luce, permettendo di
osservare una cometa nel cielo buio, una comune macchinetta fotografica non riuscirà a vedere praticamente
niente: occorre ALMENO una macchia che sia dotata di regolazione del diaframma, e meglio sarebbe se si
potesse anche regolare il tempo di apertura dello stesso, e se si disponesse di una pellicola molto sensibile (sui
400-1000 ASA).
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